Liberty News - Il valore locativo deve essere abolito

La Commissione del Consiglio degli Stati dell’economia e dei tributi si è occupata delle restanti differenze nel progetto di cambiamento di sistema relativo al valore locativo. Essa si è infine pronunciata a favore di un cambiamento di sistema completo.

Nell’ottica di un compromesso con il Consiglio nazionale, la Commissione si è pronunciata con 9 voti contro 4 a favore di un cambiamento di sistema completo, vale a dire per l’inclusione degli immobili secondari (17.400). Nel contempo, tuttavia, ha inserito nel progetto una clausola secondo cui la legge federale sul cambiamento di sistema può entrare in vigore solo in concomitanza con il decreto federale 22.454, con il quale si crea la base per l’introduzione di un’imposta speciale sugli immobili. In questo modo la Commissione intende garantire che i cantoni montani e turistici, scettici nei confronti di un cambiamento completo del sistema a causa della minaccia di perdite di entrate, ottengano effettivamente una possibilità di compensazione. La Commissione propone quindi di approvare questo decreto federale con 8 voti contro 4 (senza astensioni).

Per quanto riguarda la deduzione degli interessi debitori, la Commissione, con 6 voti contro 4 e 2 astensioni, aderisce al nuovo concetto deciso dal Consiglio nazionale nella sessione autunnale su richiesta della sua commissione. Sia per quanto riguarda gli immobili secondari che per quanto riguarda la deduzione degli interessi debitori, sono state presentate proposte di minoranza di fermo, un’altra minoranza chiede inoltre di non entrare nel merito del decreto federale 22.454. I due progetti saranno sottoposti alla votazione finale nella sessione invernale.

La Commissione elimina gli ostacoli all’abolizione dell’imposta sull’affitto

Come riassume l’Associazione svizzera dei proprietari di case (HEV), la Commissione dell’economia e delle imposte del Consiglio degli Stati intende eliminare entrambe le differenze tra le decisioni del Consiglio. Da un lato, propone ora al Consiglio degli Stati un cambiamento completo del sistema, vale a dire l’abolizione dell’«affitto proprio» anche per le abitazioni secondarie. Ciò semplificherebbe notevolmente il sistema fiscale. Anche per quanto riguarda la deduzione degli interessi debitori privati, la maggioranza della Commissione vuole venire incontro al Consiglio nazionale e appoggia la deduzione degli interessi debitori «quote-restrittive». L’HEV Svizzera sostiene la minoranza della Commissione, che mantiene la decisione del Consiglio degli Stati di una deduzione degli interessi sul debito pari al 70% dei redditi patrimoniali imponibili.

Entrambe le Camere hanno già discusso due volte la legge federale sull’imposizione della proprietà d’abitazioni. Sussistono tuttavia differenze su due punti: sulla questione se l’«affitto proprio» debba essere abolito anche per gli immobili secondari e sulla deduzione degli interessi debitori privati.

Secondo il Consiglio nazionale e ora anche la Commissione del Consiglio degli Stati, l’«affitto proprio» dovrebbe essere abolito per tutti gli immobili ad uso proprio. L’HEV Svizzera si mostra in linea di principio aperta a un cambiamento generale del sistema e accoglie con favore il fatto che la differenza dovrebbe essere colmata. «Questo crea una maggiore accettazione del progetto, soprattutto perché in occasione della consultazione la maggioranza dei cantoni si era pronunciata a favore di un cambiamento generale del sistema, compresi gli immobili secondari», afferma l’HEV.

Il vento contrario arriva dai cantoni turistici

Tuttavia, a causa della minaccia di perdite fiscali, i cantoni turistici rischiano di subire venti contrari. La proposta di introdurre una competenza cantonale in materia di imposte sugli immobili secondari per compensare queste perdite fiscali richiede una modifica costituzionale e quindi una votazione popolare obbligatoria.

Per quanto riguarda la deduzione degli interessi passivi, il Consiglio degli Stati si è già pronunciato due volte a favore di una deduzione degli interessi passivi privati nella misura massima del 70% dei proventi patrimoniali imponibili. Tale deduzione garantisce che i proprietari privati di immobili in locazione non siano svantaggiati. Questi ultimi devono continuare a tassare i loro proventi da locazione e quindi, in cambio, devono poter dedurre fiscalmente almeno in parte anche le loro spese, poiché: Chi tassa un reddito (ad es. i proventi da locazione) deve poter dedurre anche i relativi costi per gli interessi passivi. Il Consiglio nazionale ha sostenuto una deduzione «quote-restrittiva» (basata sulla quota del patrimonio totale di beni immobili senza proprietà abitative ad uso proprio).

La maggioranza della Commissione del Consiglio degli Stati vuole ora passare a questa soluzione estremamente complessa del Consiglio nazionale. «Una proposta di questo tipo è estremamente onerosa dal punto di vista amministrativo e va contro l’auspicata semplificazione amministrativa del sistema fiscale», critica l’HEV Svizzera. Appoggia quindi la richiesta della minoranza della Commissione, che vuole mantenere la decisione del Consiglio degli Stati, secondo la quale gli interessi debitori privati sono possibili fino ad un massimo del 70% dei redditi patrimoniali imponibili.

Il progetto passa ora nuovamente al Consiglio degli Stati nella sessione invernale.